Eco della critica
Il Nuovo Giornale- 16 Dicembre 1932
........guidato dall'istinto, ha copiato dal vero, dimostrando temperamento d'artista di razza
e senso squisito del colore. MAX O.
Il Telegrafo-15 Dicembre 1932
......Gino Gori,come è naturale,risente degli insegnamenti di quei maestri toscani. Però
si nota,nei suoi quadri,l'impronta personale del suo animo di colorista spontaneo e fattivo. VASRUEZ
Humana-maggio 1933
.....egli è un artista istintivo, ha trascritto sulla tela le sue impressioni veristiche
trasfondendo in ciascuna di esse grandissima parte della sua sensibilità. G. FERRARI
La Nazione -14 Novembre 1935
......si deve notare freschezza di colore e d'impasto, un gusto compositivo che è
indice, insomma, di temperamento genuino. A. DEL MASSA
Perseo-1 Gennaio 1936
.....Gino Gori,colorista simpatico e impressionista di buon gusto che dimostra buone
qualità nelle sue movimentate scene. PINJ
La Stampa -Febbraio 1942
.......dipinti calmi,espressivi di un pittore che sente la natura intensamente, e prima nella
sua realtà che sulla tavolozza,all'apertura dell'animo, risponde una calda compiacenza di colore,
un colore che si fa poi più studiato e gustoso in certi piccoli studi. MAR. BER.
La Gazzetta del Popolo -8 Febbraio 1942
......le cose migliori oltre ad un arguto ritratto del padre in pien'aria sono una profumata
natura morta con melagrane, e le descrizioni del Ponte alle Grazie, una delicata notazione di argentini grigi. E.Z.
La Nazione - 7 Aprile 1944
.......artista istintivo, egli pone nelle sue opere una fresca sensibilità. INTER
Il Nuovo Corriere -28 Febbraio 1946
......una pittura intima ed al tempo stesso descrittiva, tanto più raggiunta nelle rapide movimentate annotazioni artistiche. GIAB.
La Difesa -19 Gennaio 1946
......la poesia ed il colore sono abbinati con una sensibile bravura di disegno e di umanità quasi macchiaiola. R.M.
Il Mattino -15 Novembre 1949
......non si lascia trascinare dalla modernità, ma resta nella sua innata disposizione di squisitezza estetica. B.FLURV NENCINI
La Nazione - 23 Novembre 1949
....vi è qualcosa nel colore e nell'intonazione,ed una certa eleganza nel disegno, che possiamo benissimo classificarli nella schiera delle opere migliori che in questi ultimi tempi abbiamo viste. NELCOR
L'Araldo dell'Arte - Gennaio 1948
..........la pennellata pulsante, la materia carica:belli su questo piano i bozzetti di cavalli,
di ardente pastoso colore. DINO BONARDI
Il Nuovo Giornale -1 aprile 1944
......Gino Paolo Gori,che messosi per istinto all'osservazione del vero tende a sfociare nell'impressionismo,
riuscendo ad effetti efficaci. VITTORIO D'ASTE
La Stampa-10 aprile 1951
.......Egli dipinge per il puro gusto di dipingere,impressioni di paese, gli viene fatto di
dimostrare il possesso di buone doti pittoriche. A.R.
Gazzetta del Popolo- 8 aprile 1951
.......i grigi, i rosa, i verdi sono per lui elementi non solo coloristici, ma lirici. MAR. BER.
Giornale del Popolo- 25 aprile 1951
......resta, infine,da ricordare come Gori ha saputo trattare, con vivezza di pennellata e
di movimento, i cavalli, i somari, questi difficili animali d'arte. XXX
Arte-Libera - ottobre 1952
..... di vera sensibilità e immedesimazione poetico artistica, riuscendo a raggiungere
effetti profondamente combinati alla propria tecnica di luminosità, freschezza
cromatica e verità espressiva, che danno veramente il valore di una indicativa
forma personale,anche se di stile non proprio soddisfacente a quelle infatuate
euforie progressive. ALVARO BONGI
Arte-Libera - 25 gennaio 1953
....ferma la pennellata con fine gusto costruttivo, nonchè intelligente distribuzione di
materia tecnica, compositiva e in tutto il complesso l'opera si rende gradita e piacente.
ALVARO BONGI
Il Nuovo Corriere -29 gennaio 1953
......capacità e sensibilità schiettezza si ammassano in questo pittore fiorentino, radicato e
presente nel filone dei macchiaioli sempre però schivo da leziosità e manierismo. X
La Nazione- 8 marzo 1953
......una sottile e persuasa animazione s'intravede nel giuoco dei rapporti tonali. A.PARRONCHI
Il Giornale d'Italia- 4 marzo 1953
......pittura gustosa, comunicativa,elegante, sorretta da una sensibilità artistica e da una
tavolozza armoniosamente legate a qualità e a valori di cui il Gori è padrone
nelle sue ariose e tonali riproduzioni paesistiche ambientali di movimento e di riposi poetici. ALVARO BONGI
Il Mattino -12 marzo 1953
......La sua valida esperienza di pittore,che gli consente effetti di gustosa finezza. VICE
L'Avvenire d'Italia - 4 marzo 1953
.......Impressioni di somarelli,di renaioli sull'Arno,espresse con amorosa immediatezza e armonia
di rapporti dai quali figure e cosa escono impastati di luce e di colore ricollegati ad una vena macchiaiola sentita,
nutrita e piacente. V.D'ASTE.
Da una trasmissione di Radio Firenze- 27 febbraio 1953
.....rapida,luminosa,onesta la sua pittura è certamente fra le meglio piazzate sul nostro povero mercato.
Si compra Gori non per fare della polemica, ma semplicemente per rallegrare i propri occhi e la propria casa.
E se questa non è polemica !
La Sera - 4 marzo 1953
.......sa costruire avendo a fondamento il disegno e sa dipingere con occhi a volte
preziosissimi,dando sempre ai suoi quadri in gran parte d'ispirazione
fiorentina o veneta, una speciale atmosfera lirica. X
Il Tempo di Milano - 25 ottobre 1953
.......anche fuori dai soggetti di una vera Provincia toscana (quando, cioè, approda a
Parigi od osserva il cielo del Nord,si documenta un sensibile paesaggista. Ma
anche il ritrattista dimostra una attenta capacità di penetrazione
psicologica. VICE
Città di Milano - Maggio 1956
.........le sue composizioni che spaziano tra i vecchi ricordi della sua terra, tra le
ricerche in altre località italiane e le impressioni di Parigi, dicono, con la
chiarezza dell'arte, quali siano le altre possibilità di questo ottimo pittore. FERNANDO POCH
La Provincia Pavese -20 novembre 1953
...........diremo quasi che la pittura del Gori si esprime più felicemente più profondamente
proprio negli animali.Pittore eminentemente paesaggista, sente il gusto del
particolare da inserire nell'insieme, preciso e appassionato nella sua
concezione. RAW SPALLA
Giornale del Mattino -7 marzo 1954
.....con questi dipinti,tutta la sensibilità del suo animo che traduce in accordi cromatici di purissimi grigi che resultano ottenuti con variati e originali impasti. E' pittore che non segue la moda imperante di affidare la sua opera a certi malintesi cerebralismi che tendono a trasformare la poesia in standardizzate formule che quasi nella totalità dei casi non sanno trasmettere che la freddezza dei loro giuochi geometrici.
GINO BONFANTI
Giornale del Mattino -15 settembre 1955
......la cosa che colpisce di più in questo artista è l'armonia dei colori,la musicalità
dei toni diversi ed in special modo l'ispirazione istantanea. E.PASSANI
Il Ticino-28 ottobre 1953.
....i più bei colori delle cose umili e la potenza armoniosa dei più felici contrasti. Gori
stende come pezzi di un mondo i suoi colori or pacati or ardenti hanno un'anima
che vibra. XXX
Trasmesso da Radio Milano"Arti plastiche e figurative"-13 ottobre 1956
.............Rivela gusto nella materia pittorica, che è veramente sua,non somiglia troppo a tutta
la pittura toscana postmacchiaiola.
Nazione sera- 31 ottobre 1955.
......l'amore per la natura libera, il piacere di cogliere in pochi tratti le impressioni
luminose di un paesaggio o l'armonia di una figura. P.E.POESIO
Annuario artistico toscano-1954-1955
......I colori fondendosi in vibrazioni armoniose hanno mantenuto la loro gioiosa
freschezza ed un senso ottimistico,facilmente comunicabile, ha dato sempre il
tono a tutto il dipinto.
L'Avvenire d'Italia-30 ottobre 1951.
......Nonostante la sua personalità non è stata affatto contaminata da influenze estranee. LUC BON
Il Tirreno-25 gennaio 1955.
.....Gino Paolo Gori è un artista che ha girato mezzo mondo. Nonostante ciò la sua
personalità non è stata affatto contaminata da influenze estranee e rimane
fedele alla origine macchiaiola. LUC B
Il Nuovo Corriere-Livorno,27 gennaio 1955.
.....Gori ha esposto ovunque, ha preso parte a manifestazioni nazionali e
internazionali......le vedute di Firenze corrispondono alla sua fase più
genuina. PIF
Il Tirreno-Carrara,7 settembre 1955.
......Parigi.Il pittore l'ha avuta tutta per sé:magica,trepidante, fredda e moderna. Il quartiere
latino con le cupole della Chiesa del Sacro Cuore, le case dalle facciate vive,
le insegne accese dei piccoli negozi, tutto come dal vero c'è poesia. ENRICO PASSANI
Corriere della Spezia-13 ottobre 1956
.....Molte opere di Gino Paolo Gori figurano in collezioni pubbliche e private a
testimoniare una completezza artistica ove colore e figura si fondono in quella
magica poesia che è la sintesi della vera arte pittorica.
La Nazione-La Spezia,15 ottobre 1956.
.....la materia,la sostanza poetica ne esce fuori improntata ad un accento nuov, per la
virtù rielaboratrice del genio artistico di Gori. E.R.
Il Tirreno-La Spezia,16 ottobre 1956
......le espressioni più singolari di Gori, tali veramente da affermarne una distinta personalità....... R.R.
La Stampa-Torino,15 gennaio 1957.
....Benchè di "macchia" propriamente detta per lui non si possa neppure alla
lontana parlare, e nemmeno dell'asciuttezza fattoriana e del rustico vigore disegnativo del Maestro,
tuttavia una specie di "aria di famiglia" continua a dargli respiro,toscanamente:ed è un
bel respiro,vario, mosso,che anima le sue vivaci "Istantanee" di luce
fresca guizzante,fondendole in unità tonali d'effetto rapido e sicuro.Vedute di
Firenze, strade e vicoli brulicanti d'una folla variopinta.Angoli di Parigi, di
Torino resi con aderenza al carattere locale, all'atmosfera tipica. MAR. BER.
Gazzetta del Popolo-Torino,18 gennaio 1957
.....e paesaggi nei quali la macchia di colore si frantuma ulteriormente, per realizzare rifrazioni e rimbalzi leggeri di luci e di ombre,
di atmosfere trepide in una finissima gamma di grigi dentro la quale le toccate bianche,rosa,azzurre,verdi affievoliscono in
accordi ben registrati il loro timbro alto. LUIGI CARLUCCIO
Nazione Sera-15 marzo 1957
........In certi paesaggi e in certe testimonianze di casa nostra,di gusto amabilmente cronachistico, fa poi capolino un
domestico sapore di macchia, di toscana memoria, che quasi potremmo dire sigla segreta di questa pittura. P.E.POESIO
La Nazione-18 marzo 1957
...............Notevoli ci sono parse le composizioni di carrozze e cavalli,che egli stende con
semplicità e vivezza.Esse fanno venire in mente i racconti di Fucini. G.C.
Giornale del Mattino- Lucca, 7 maggio 1957
La luce che impregna i suoi paesaggi costruiti con senso di equilibrio,senza artifici
accademici,dischiude orizzonti di sereno godimento: tutto si bagna in questo
clima di tenerezze e di fremiti che abolisce nel modo più categorico ogni vana
complicazione ermetica. MARIO MARZOCCHI
L'Italia-10 dicembre 1958
........i più bei colori delle cose umili e la potenza armoniosa dei più felici
contrasti.Ci piacciono anche i soggetti che sceglie:mercati all'aperto, asini, cavalli,
viuzze cittadine, specie della sua Firenze, fiaccherai, bovi all'aperto etc.
tutti trattati con vivezza di pennellata e di movimento. G.M
Scena Illustrata -marzo 1959
L'artista fiorentino Gino Paolo Gori si può definire un macchiaiolo 1959, macchiaiolo lo
è nello spirito, cioè nei motivi della sua pittura:meno nella forma, ravvivata
da una gamma coloristica più accesa, fresca e sostanziosa
Graal -Rivista internaz.d'arte e pensiero -luglio 1959
.............diremo che Gori ha soprattutto uno stile proprio,che esprime attraverso una cromia
sostanziosa, vivace, sempre fresca e pervasa da quel soffio di poesia che è il
naturale motivo da cui prende l'avvio. PAOLO LAZZERI
Stampa Sera -20 Ottobre 1959
...........paesaggi e fiori che fanno sentire l'inconfondibile sua formazione toscana sia nel
taglio sia nelle tipiche notazioni di colore piene di luce. AN. DRA.
La Stampa -22 ottobre 1959
..........nei suoi paesaggi e nelle limpide vedute parigine le finezze di tocco le cordiali
aperture narrative di questo equilibrato esperto pittore che sa rifarsi con freschezza di
linguaggio alla tradizione macchiaiola. MAR. BER.
Gazzetta del Popolo-21 ottobre 1959
.........una visione poetica della natura nei suoi diversi aspetti: fiori, paesaggi e composizioni
animate, e di una tecnica che continua con onesta e corretta applicazione la
tradizione toscana, fatta di solidità prospettica e di nitido disegno. I.C.
Selva -Torino.Periodico mensile d'arte e cultura-dicembre 1959.
Alcune pregevoli opere ottenute durante uno dei numerosi viaggi dell'illustre pittore
a Parigi. Esse fanno parte di una lunga serie di paesaggi della capitale
francese. CESARE CASTELLOTTI
L'Osservatore Toscano -17 gennaio 1960
La sua pittura ha molta grazia e disciplina.Il veloce pennello cerca di cogliere il
tempo luminoso che ingala le cose. Cercando l'atmosfera dell'ora, aderisce alla
gioia dell'attimo che gli riscalda l'estro.
VITTORIO D'ASTE
Giornale del Mattino - Prato,31 marzo 1960
Non capita sovente,nel mondo contemporaneo della pittura,di vedere una tale sicurezza di
pennellata,simile armonia nella composizione del quadro, in cui ogni elemento, secondo
la sua forza coloristica si assesta con feleice equilibrio nell'insieme
dell'opera.
Il Telegrafo-Firenze,22 ottobre 1961
......pittore dei punti più caratteristici di Firenze, delle carrozzelle, degli asinelli e
delle scene più movimentate dei nostri mercati. CAM.
L'Osservatore Toscano- 29 ottobre 1961.
La vena impressionistica nella scia della tradizione figurativa,è fresca e
scorrevole,sostenuta da buon segno,su cui il colore scivola su elaborato di
gamme tonali penetrate e gustose. VITTORIO D'ASTE
Il Fauno -Letterario-Artistico.Firenze, novembre 1961
A Gori va riconosciuta una coerenza di stile e di tematica che non lo fa deviare dal suo
mondo e lo tiene lontano da quegli inutili cerebralismi destinati a perdersi
nel tempo. NILO LAVAZ
L'Ottagono -Mensile di informazioni-Milano, agosto 1964.
L'anima toscana di Gori appare in tutte le sue opere-siano tele o sculture-con le
invisibili grandi braccia aperte,scanzonata e buona,romantica e
motteggiatrice,metà riso e metà appena venata di tristezza. PINO ZANCHI
Il Telegrafo -Livorno,9 gennaio 1965.
.......ai preminenti saggi pittorici che confermano un vigore espressivo non comune sul
piano figurativo più attuale ha voluto unire alcuni saporosi pezzi di
scultura. LUIGI SERVOLINI
Selva-Mensile d'arte e cultura- Torino,febbraio 1965
.........dinanzi alla pittura del Gori,dinanzi alle sue straducole toscanissime e
tranquille,dinanzi ai suoi poetici asinelli,persino alle sue cattedrali di
Francia e di Spagna nel rutilante cromatismo delle piazze assolate,persino
nelle sue bambine lievemente attonite e nelle danzatrici spagnole paludate nel
tradizionale scialle andaluso, noi cogliamo immancabilmente una poesia
che,essendo il frutto di un'arte affinata e consumata,ormai, ci dà l'essenza
stessa delle cose semplici,belle e soprattutto"reali". UMBERTO ELIOGABALO
Giornale del Mattino -Siena 15 ottobre 1965.
Il figurativo dell'artista fiorentino vive di un disegno fatto di colore con il
quale riesce ad animare le sue figure.Interessanti anche le cose di Francia e
di Spagna dove il pittore ha lavorato molto in questi ultimi
tempi.......................................................
Sincerità e onestà di intenti sono le doti prime dell'artista fiorentino con le quali
egli sa parlare in un tono poetico,una poesia fatta di muli, di ciuchini, di
cavalli, di carrozze, di case ammontinate in un fazzoletto,di chiese e di
angoli di strade silenziose ma piene di luce e riesce e rasserenarci,a farci
sorridere,a farci apprezzare un mondo semplice tanto bello che la
"routine" della vita quotidiana troppo spesso riesce a farci dimenticare. GILBERTO MADIONI
Il Telegrafo -23 febbraio 1966
Nel tema prescelto- il paesaggio, la scena animata e, con insistente predilezione, il
popolare"ciuccio"-lo colpisce la nota prevalente di colore, alla cui
macchia subordina l'economia delle rimanenti parti: si tratta di opere spesso
di piccolo formato,però del respiro e del livello di quadretti,d'indovinato
taglio compositivo che lo rivelano più valido nei paesaggi e negli
animali. LUIGI SERVOLINI
Scena Illustrata - 1975 anno 90 n° 12
....... Si possono raccontare cinquant'anni di pittura senza fare torto a nessun capitolo
di questo romanzo artistico che è la vita di Gori ? Certamente no. Ora che
siamo giunti all'ultima battuta ci sembra di aver dimenticato tante cose. E i suoi nudi? E le sue nature morte? Le
sue figure di creta così accattivanti nelle loro tondeggianti linee ? Gori non
si può definire, né abbiamo mai avuto pretese del genere. I nostri sono
semplici appunti critici sulla semplicità di un artista così affascinante. E
sulla semplicità è impossib ile dire tutto, tanto essa è complessa. I.C.SESTI
Scena Illustrata -Roma,1989 anno124 n°3
......Nei nudi di questo artista è sempre presente quel tratto indescrivibile e inimitabile,solenne,di
una sognata classicità naturale e senza tempo.Si può dire con Proust che Gino
Paolo Gori sa in modo immortale fermare la corsa del tempo in un istante
luminoso.Tanto la portata del suo lavoro è ancora più vasta se,davanti ad
ogni particolare della sua pittura che porta luce sulla descrizione dei gesti e
dei luoghi,di ogni giornata dell'uomo comune,lo rende, da cosa usuale e
banale,evidenza visiva mirabile.Per questo egli può parlare ancora,a buon
diritto,di tradizione,invece che negare i valori, poichè il suo legame col
mondo classico era di qualità vivente e tale resta, spontaneamente fuori da
ogni tipo di sperimentazioni,mentre rende attuali antichi e universali
sentimenti di sensibilità e di respiro
intenso e preghiera i colori. I.C. SESTI
1978
"50 anni di pittura"
I GORI: Tre generazioni nella pittura (1994)
Mostra antologica e personale
Parterre -Firenze